Saluto tutti i colleghi, sono il dott. Renzo Barbato psicologo e psicoterapeuta di L’Aquila, iscritto all’ordine degli Psicologi della Regione Abruzzo dal 2002.
Sono un Supervisore EMDR e mi occupo da diversi anni di psicotraumatologia e psicologia dell’emergenza. Ultimamente mi sono occupato delle difficoltà di apprendimento degli alunni nelle diverse fasce d’età.
Sono docente di tematiche legate al PTSD, trauma adulto ed infantile. Sono stato docente a contratto presso l’Università di l’Aquila e partecipo come facilitatore nei corso di formazione in EMDR.
Ho progettato e attuato progetti di prevenzione a carattere sociale e scolastico per Enti privati e pubblici.
Nei recenti eventi catastrofici quale i terremoti di l’Aquila, Emilia Romagna e Centro Italia mi sono impegnato a dare un contributo professionale iniziato anni prima nel terremoto a San Giuliano di Puglia in Molise.
Ho scritto libri sulla gestione dello stress e come coautore del libro sulla psicologia dell’emergenza.
Il nostro Ordine ha vissuto nel tempo diverse vicissitudine, alcune positive, altre negative, come la vicenda che ha portato al commissariamento, che sicuramente avremo voluto evitare.
Nonostante il nostro Ordine abbia dato, personalmente lo riconosco, un impulso forte perché la psicologia si avvicinasse alla comunità sociale e fosse promossa nel nostro territorio, è mancato un modo costante ed efficace di dare voce e raccogliere i punti critici per affrontarli così da rafforzare il senso di continuità e di appartenenza e non di litigiosità e frattura.
Cosa desidero? Un Ordine che abbia le idee chiare , pronto ad affrontare le sfide a cui siamo chiamati a dare serie e vere risposte; un Ordine che condivida e crei comunità, dando voce a chiunque si trovi in difficoltà, sia confuso o non sappia dove indirizzarsi; un Ordine che sappia muoversi e creare opportunità di crescita professionale e nell’ambito sociale; un Ordine che sappia negoziare e dare forza ad una categoria , ancora, non troppo valorizzata; un Ordine che sappia unire e non dividere, un Ordine che sappia “sbattere i pugni sul tavolo” di chi politicamente ha la responsabilità e il potere di dare considerazione e visibilità a chi, come noi, siamo stati sempre disposti a metterci in prima linea nelle emergenze, senza mai tirarci indietro o chiedere qualcosa in cambio.
Il programma che mi appartiene e che diventerà azione e non disattenzione lo trovate qui di seguito. Per me ora è il momento di fermarmi; siamo professionisti e non politici.
Ora occorre agire per dare un impulso forte senza esitazioni e la prima occasione che abbiamo è quella di andare a votare con conoscenza e coscienza e qualunque sia la nostra decisione quello che mi da tranquillità è che l’avremo fatto in piena libertà.