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Home » Approfondimenti » Il cambiamento come prospettiva comune dello psicologo nel lavoro

Il cambiamento come prospettiva comune dello psicologo nel lavoro

16/11/2021 scritto da Pierluigi Dattoli
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Mi presento, sono Pierluigi Dattoli psicologo psicoterapeuta gruppoanalista di Pescara, sono iscritto a questo Ordine da diverso tempo e ho sempre svolto la mia professione da libero professionista, la mia laurea è ad indirizzo del lavoro e delle organizzazioni presso l’Università di Urbino.

Dopo alcuni anni in cui ho lavorato presso alcune aziende locali, ho deciso di approfondire la mia formazione nei gruppi e ho frequentato la SGAI di Roma per poi specializzarmi in Gruppoanalisi.

Una specializzazione poco conosciuta nella nostra regione purtroppo. Nel corso degli anni il mio rapporto con l’Ordine è sempre stato molto distaccato, come se fossimo conoscenti che non sapessero nulla l’uno dell’altro.

Io credo che quando una persona si affaccia nel mondo del lavoro, come quando un bambino nasce, ha bisogno soprattutto di attenzioni e di essere guidato, nel nostro caso, nella professione che si trova ad affrontare per la prima volta nella sua vita.

Si ha bisogno di persone che come tutor si occupino di prospettare eventuali possibilità di arricchimento professionale, avvicinamento al lavoro, comprensione e soluzione nella complessità macro e micro sociale che ognuno di noi ha di fronte all’uscita di un percorso di studi.

Purtroppo tutto ciò è stato vissuto come una utopia. Ci si trova a dover affrontare certe dinamiche da soli senza l’aiuto di nessuno.

Ci sono molti miei colleghi che come me hanno arrancato nel buio, con aiuti inesistenti dove l’interesse dell’Ordine a mio avviso era solo nel fare numero.

Quando sei solo un numero non hai identità.

Per ciò che concerne lo psicologo del lavoro poi le cose si fanno davvero complicate.

Nel 2001 quando mi sono laureato qui in Abruzzo non esisteva nessun ente che si occupasse di certe dinamiche, neanche l’Ordine.

Oggi purtroppo non è cambiato molto, anzi nell’aspettativa utopistica che ogni dottore in psicologia si possa sentire compreso e ascoltato si trova il baratro dell’inutilità del nostro Ordine così com’è pensato oggi.

Il cambiamento come prospettiva comune dello psicologo nel lavoro deve essere rivisitata nel suo complesso significato a partire dalle cose più semplici, dal contatto che ogni dottore deve avere con l’Ordine e soprattutto dalla risposta che ne deve conseguire.

Abbiamo bisogno più che mai di un cambiamento che ci allontani dal quel concetto anacronistico che oggi da significato all’Ordine.

Il campo specifico di cui mi occuperò io se ne avrò occasione sarà quello dello psicologo del lavoro e nel lavoro, portando nell’istituzione le istanze dei colleghi che svolgono questa professione.

Un concetto che per molti è ancora oggi quasi incomprensibile, è di cosa si dovrebbe occupare lo psicologo del lavoro.

Di favorire sia il massimo benessere per le persone che lavorano, sia il massimo vantaggio per l’organizzazione per cui lavorano; migliorare le condizioni psicologiche, la motivazione e i rapporti con gli interlocutori di ruolo, con l’azienda e con l’ambiente di lavoro in genere.

Lo psicologo del lavoro è quello specialista che si occupa, all’interno di un’azienda, di svolgere attività relative al rapporto con le risorse umane: dalla selezione all’assunzione, dallo sviluppo alla promozione delle capacità e dell’organizzazione.

È molto importante capire quello di cui ha bisogno una professione se si conosce la professione stessa, non si può procedere per prove ed errori.

Nell’Ordine degli psicologi dell’Abruzzo, per molti anni abbiamo dovuto occuparci noi di dove trovare risorse e soluzioni, credo che sia un obbligo morale e professionale fare in modo che l’Ordine possa erogare servizi diversi per ogni settore professionale dello psicologo.

C’è bisogno di creare una interlocuzione con il Sistema di Welfare regionale, aumentare il numero di psicologi del lavoro presenti nei Centri per l’impiego, implementare le risorse attraverso la formazione continua che sia coerente con quello che si va a proporre al pubblico.

Proporre una serie di webinar di argomenti vari, accreditati ecm, suddivisi in aree tematiche utili alla nostra professione.

Bisogna fare in modo che lo psicologo del lavoro divenga una professione conosciuta e proposta per la comprensione delle sempre più complesse dinamiche gruppali.

Se facessimo un salto nelle altre Regioni questa professione è vissuta come un’opportunità e non come un fanalino di coda.

Mi candido perché credo nella professione e che ognuno di noi se incentivato e guidato possa dare un contributo a quello che siamo.

Se non lo facciamo noi che siamo oggi al lavoro, sicuramente non lo potranno fare i nostri colleghi che oggi hanno difficoltà ad affermarsi e anche a trovare lavoro in questo settore.

Non voglio che ci siano giovani colleghi che si trovino come mi sono trovato io anni fa. Senza una guida. Farò del mio meglio perché l’Ordine possa rappresentare tale guida.

Categoria: Elezioni regionali ordine psicologiEtichetta: Elezioni ordinistiche Abruzzo 2022

Pierluigi Dattoli

Psicologo psicoterapeuta gruppoanalista di Pescara. Candidato alle elezioni 2022 dell’ordine degli psicologi dell’Abruzzo.


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